Palazzo Pitti è uno degli edifici di Firenze che maggiormente attirano turisti da ogni parte del mondo e si trova nell’omonima piazza.

Fu costruito sul colle di Boboli verso la seconda metà del Quattrocento da Luca Pitti, un ricco mercante e appartenente ad una delle famiglie nobiliari più in vista di Firenze .

Il Vasari, nei suoi scritti, riporta che Pitti commissionò al grande artista fiorentino Filippo Brunelleschi di iniziare i lavori della costruzione del Palazzo.

La struttura esterna del Palazzo Pitti rispecchia il modello architettonico rinascimentale. La facciata è in pietra, raffinatamente lavorata, e ricavata dalle colline di Boboli, a Firenze .

L’esterno, che il turista può ammirare oggi, è il risultato di ampliamenti e ristrutturazioni iniziati da Bartolomeo Ammannati nel 1558 e portati avanti da Giulio Parigi nel secolo successivo.

Il Palazzo, suddiviso in tre piani, è abbellito da una caratteristico balcone che percorre l’intera facciata e sotto il tetto è visibile una loggia, dalla quale spesso si affacciavano i Pitti per tenere sotto controllo l’intera zona da eventuali episodi di ribellione e rivolta popolare.

All’interno troviamo delle statue e dei busti appartenenti all’arte romana.

Al primo piano è possibile ammirare un ampio vestibolo con un elegante lampadario di cristallo del 1700.

Al secondo piano vi è allestita perennemente la Galleria Palatina, dove troviamo dipinti di Tiziano, Raffaello, Pietro da Cortona ed altri artisti del Seicento.

Al terzo piano vi è la Galleria d’Arte Moderna, inaugurata nel 1924, che offre un percorso completo della pittura italiana che va dal Neoclassicismo fino al ventesimo secolo. L’arredamento interno della Galleria richiama lo stile eclettico dei Savoia.

Per il turista appassionato di botanica, consigliamo un’attenta visita ai giardini monumentali di Boboli, magnifico esempio nel mondo di “giardino all’italiana”.

Nel 1919 il Palazzo fu dato definitivamente al Comune di Firenze.

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