Il Pozzo di San Patrizio è una struttura sotterranea costruita da Antonio Sangallo il Giovane tra il 1527 e il 1537.

Questo monumento di Orvieto è stato edificato nel punto dove sorge una profonda caverna nota sin dal Medioevo per la Leggenda di San Patrizio.

Secondo la Leggenda infatti, Cristo mostrò a San Patrizio l’accesso a questa caverna per mostrare ai fedeli increduli le pene dell’inferno. Coloro che si fossero avventurati sino al fondo della caverna avrebbero ottenuto la remissione dei peccati e l’accesso al Paradiso.

Nota sin dal medioevo come luogo di culto, la Caverna fu chiusa per volontà di Papa Alessandro VI nel 1457 e circa 80 anni dopo edificata per volere di Papa Clemente VII come rifugio sicuro in caso di assedio della città. Sotto il Pontificato di Papa Paolo III Farnese, il pozzo venne progettato per la fornitura di acqua alla città in caso di calamità naturali.

Il Pozzo ha una profondità di circa 54 metri ed è stato scavato nel tufo con un diametro di circa 13 metri. Al pozzo si accede attraverso 2 porte che conducono al fondo dopo 248 scalini di rampe elicoidali un tempo percorse dai muli per portare l’acqua sino in superficie. All’interno del pozzo ci sono 70 finestroni che danno luce ed aria agli scalini sino al punto più basso.

Il luogo è oggi una delle attrazioni più visitate della città per l’aura di sacro, di magico e di mistero che sono legate alla leggenda. Percorrendo gli scalini sino al punto più basso del pozzo, scendendo quindi nella profondità della caverna naturale, si ha infatti la sensazione di scendere negli inferi.

Nel suo complesso l’opera rappresenta un eccezionale opera di ingegneria che prima della costruzione è stata oggetto di studi idrogeologici per individuare il punto adatto per raggiungere la falda delle sorgenti di acqua.

Exit mobile version