Sulmona, borgo abruzzese, città dei confetti e del poeta Ovidio

Nell’avvicinarsi a Sulmona appare chiaro come questa cittadina sembri quasi racchiusa all’interno di un anfiteatro naturale, con le montagne a formarne le sfondo.

Grandi personalità e tradizioni hanno avuto i natali a Sulmona, come si può notare imbattendosi nella piazza dedicata al nativo Carlo Tresca, editore di giornali italo-americani, noto per essere il principale oppositore del fascismo.

La strada principale, Corso Ovidio, rende omaggio a un altro personaggio storico molto rilevante nato a Sulmona. Il poeta romano Ovidio, famoso per i suoi componimenti d’amore, nacque nel 43 a.C. in quella che lui apostrofò come un Geldidus Sulmo. Nonostante abbia trascorso gran parte della vita adulta e della propria carriere fuori dalla città, Sulmona mostra con orgoglio ai suoi visitatori uno dei suoi antichi cittadini più illustri.

Lo si può notare, ad esempio, facendo un giro per Piazza XX Settembre, dove il poeta è raffigurato nella classica posa di chi sta ponderando un’idea, con la mano sotto il mento e lo sguardo assorto.

Per chi ha voglia di scoprire frasi d’amore immortale o cimentarsi nell’enunciazione di versi latini, Sulmona è certamente il luogo più adatto.

Sulmona, una località dal fascino medievale

Proseguendo lungo Corso Ovidio si può fare un ideale viaggio in avanti nei secoli allo scorgere di uno degli acquedotti medievali più spettacolari d’Italia.

L’Acquedotto di Sulmona, edificato a metà del tredicesimo secolo per volere di Manfredi di Svevia, è senza dubbio uno dei più avanzati esempi di ingegneria medievale, con oltre venti archi a punta divisi in tre sezioni. La sua costruzione rispondeva alla necessità di trasportare l’acqua dal fiume Gizio fino a valle, in città.

L’acquedotto di Sulmona

A testimonianza della perizia degli ingegneri, la struttura si conserva in ottimo stato nonostante i molti terremoti e i bombardamenti intercorsi nei secoli.

Oltrepassando l’acquedotto, un percorso ideale conduce in Piazza Garibaldi, la più grande di tutta la cittadina. Qui ogni anno viene celebrata una delle tradizioni più particolari di Sulmona, nella processione della cosiddetta Madonna che scappa che si svolge il giorno di Pasqua. Sempre in quest’ampia piazza si tiene un altro evento fondamentale per la vita cittadina e non solo, la Giostra Cavalleresca di Sulmona, un palio medievale che anima la località abruzzese ogni ultima settimana di luglio.

Per tutto il resto dell’anno, Piazza Garibaldi ospita mercati di frutta e verdura fresca. Altri punti d’interesse architettonico e monumentale di Sulmona includono la Chiesa della Congrega della Santissima Trinità, in Corso Ovidio, e la Chiesa di Santa Maria della Tomba, che sorge dove un tempo si trovava la casa natale di Ovidio.

Una specialità tipica di Sulmona: i confetti

Sulmona è la capitale italiana del simbolo per eccellenza dei festeggiamenti, ovvero i confetti, ottime mandorle ricoperte di zucchero.

La maggior parte della produzione di confetti del Bel Paese, infatti, è a Sulmona. I confetti accompagnano gli attimi più felici delle famiglie italiane: dalle nascite alle lauree, dai matrimoni agli anniversari. Eppure, la tradizione è ben più antica: si narra che risalga ai romani, che li presentarono come piccoli doni a ogni ospite che prendeva parte a importanti eventi familiari.

Nel quindicesimo secolo, le suore del monastero di Santa Chiara presero l’abitudine di avvolgere delle mandorle dolci in carta colorata per creare confettate a forma di fiori e spighe di grano. Sotto questo aspetto i produttori di Sulmona sono tuttora interpreti di questa importante tradizione, che portano avanti con abilità e creatività.

Quando ci si trova a Sulmona non si può non passare per le tante botteghe artigiane, oppure programmare una visita al Museo dei confetti Pelino per scoprire tutti i segreti della produzione e acquistare qualche varietà di questa ottimo dolciume.

Vale la pena provare anche la cucina tipica della zona, fermandosi in uno dei tanti buoni ristoranti di Sulmona, dove assaggiare i maccheroni alla chitarra con un bicchiere di vino locale.

 

Exit mobile version