Il Parco Nazionale della Sila: custode di preziosi beni naturali della Calabria.

Con un’estensione di 73.695 ettari, il Parco Nazionale della Sila è uno dei parchi più grandi della Calabria e uno dei parchi nazionali italiani: il suo vasto territorio si suddivide in Sila Grande, Sila Greca e Sila Piccola e comprende al suo interno ben 19 comuni, sparsi tra le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro.

Questo cuore verde nel centro della penisola calabra offre paesaggi variegati e unici al mondo: foreste secolari popolate di pini, boschi fitti di larici, aceri, abeti, querce, tigli, bellissime faggete e vasti altipiani da cui osservare paesaggi mozzafiato.

Un torrente presso Longobucco, nella Silla Grega

Altro elemento fondamentale è l’acqua, nella forma di fiumi che percorrono il parco e scavano canyon, ma anche per la presenza di tre principali laghi artificiali creati per l’utilizzo dell’energia idroelettrica.

Infine la Sila vanta cime come il monte Botte Donato, di circa 2000 m e il monte Gariglione, 1764 m, che sono le più alte del massiccio. Si trovano rispettivamente nella Sila Grande e nella Sila Piccola.

Nel parco nazionale della Sila convivono agricoltura, pastorizia e artigianato di tradizione millenaria, in un contesto di biodiversità importante e turismo sostenibile. Tra i prodotti gastronomici troviamo le patate della Sila IGP, il caciocavallo silano, i salumi, le composte a base di castagne e i funghi porcini.

La Sila Grande

La Sila grande è la parte più estesa e la più ricca di foreste. Qui si trovano i tre laghi artificiali principali: Cecita, Arvo e Ampollino. Nella Sila Grande si possono ammirare “i Giganti della Sila” della riserva naturale di Fallistro: un bosco con pini neri unici al mondo, i cui tronchi imponenti raggiungono fino ai 45 metri di altezza e sembrano toccare il cielo. Oltre ai pini, ci sono anche larici e aceri montani, tutti accomunati dalle stesse caratteristiche ultracentenarie e dalle altezze importanti.

La Sila Piccola

La Sila Piccola occupa la parte meridionale del parco, a sud del lago Ampollino fino alla valle del Savuto, nella zona del catanzarese. Nei boschi della Sila Piccola si trovano castagni e querce. I boschi fitti si alternano agli altopiani dove sia l’agricoltura che la pastorizia sono regolamentate e seguono fedelmente la tradizione, nel rispetto dei ritmi della natura. I tratturi usati per il bestiame, fungono anche da ottimi sentieri per le passeggiate.

La Sila Greca

Infine la Sila greca, la parte del parco forse più selvaggia che deve il suo nome proprio allo stretto legame con la Magna Grecia e arriva fino alla fertilissima piana di Sibari, nel cosentino. Dal punto di vista naturalistico è bene segnalare la presenza dell’oasi “I giganti di Cozzo del Pesco“, un’area protetta dove vivono ben 102 castagni secolari. Questi alberi maestosi arrivano a raggiungere qui i 35 m di altezza e alcuni presentano tronchi del diametro di 10 m.

Se la flora è ricchissima, la Sila vanta anche una fauna unica. Pesci, mammiferi, uccelli, rapaci e anfibi: un microcosmo perfetto. Tra i mammiferi troviamo cinghiali, scoiattoli neri, tassi, istrici, volpi, cervi e caprioli, ma l’icona incontrastata del parco resta il lupo.

Il lupo della Sila

Qui questo animale splendido e schivo, difficile da vedere ma di cui è documentata la presenza, non è mai scomparso, nemmeno nel periodo più buio della sua storia, quando il numero in Italia era stato drasticamente ridotto da una caccia insensata.

Il lupo della Sila vive in questi boschi da sempre, contribuendo al perfetto equilibro naturale dell’ambiente, protetto e conosciuto dagli abitanti di questa bellissima zona della Calabria.

Escursioni e altre attività nel Parco della Sila

La Sila, come parco, ha molto da offrire anche in termini di attività. Si parte dalle escursioni guidate attraverso i sentieri, alla scoperta della fauna e della flora, sempre nel rispetto della stessa, alle attività sportive.

In inverno si può approfittare degli impianti sciistici di discesa e fondo; la primavera è la stagione perfetta per il trekking o per le gite in Mountain bike; in estate ci si può dilettare con attività sui laghi, come il canottaggio oppure le passeggiate a piedi e a cavallo.

L’autunno, infine, regala emozioni agli amanti del fogliame, con sfumature dorate, arancioni e rossastre che donano ai boschi un’aurea fiabesca e quasi magica.

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