Pubblichiamo il link a questa interessante iniziativa, “Adotta un passo del cammino d’Etruria centro”, promossa da Gianfranco Bracci  (guida ambientale) e Diego Vichi (archeologo), iniziativa che ha lo scopo di far conoscere zone di interesse storico e ambientale dell’Etruria centrale.

L’Etruria è un area storico-geografica situata nell’Italia centrale, compresa tra i fiumi Arno e Tevere e il mar Tirreno: terra legata alla civiltà etrusca.

Progetto Cammino d’Etruria Centro: il percorso

Il territorio interessato dal “progetto Cammino d’Etruria Centro”, Volterra-Chiusi è situato nella zona centro-orientale della Toscana e attraversa le province di Pisa e di Siena.

Il tracciato è compreso entro i territori  di Volterra, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Sovicille, Monteroni d’Arbia, Murlo, Buonconvento, Montalcino, Asciano, Trequanda, Pienza, Montepulciano, Chianciano Terme, Sarteano e Chiusi ed insiste su un’areale che alterna zone urbane a zone collinari di interesse naturalistico e storico.

La Riserva naturale della Foresta di Berignone/Tatti, la Montagnola, la Val di Merse, la Val d’Elsa, le Crete Senesi, la riserva naturale di Pietraporciana, sono testimonianze di un ambiente rimasto intatto nei secoli e i borghi medievali e le evidenze archeologiche e architettoniche, presenti all’interno del territorio, testimoniano la grande importanza storica assunta da questi luoghi nel corso del tempo.

Sulla base della documentazione esistente e della letteratura critica prodotta ad oggi e interagendo con amministrazioni locali e associazioni presenti sul territorio, si propone un itinerario moderno pedestre e percorribile in  MTB che passi attraverso una serie di importanti siti ambientali, storici, culturali e archeologici situati all’interno dei territori comunali interessati.

Lungo il percorso sarà cura segnalare le principali evidenze archeologiche, volutamente e espressamente collegate in esclusiva modalità escursionistica. Il presente progetto non ha infatti intenzione di apporre alcun tipo di cartellonistica esplicativa all’interno delle stesse né interferire con il singolo bene archeologico, ma solo incentivarne la conoscenza e il rispetto.

L’itinerario ha privilegiato sentieri campestri, le strade vicinali, evitando sistematicamente quelle trafficate e valorizzando le piste ciclabili già esistenti. In alcuni limitati punti il percorso viene ad incrociarsi con cammini già esistenti come la Rete Escursionistica Toscana, la via Lauretana o la Via Francigena, favorendo in qualche modo potenziali spinte sinergiche di integrazione e reciproca valorizzazione tra varie realtà sentieristiche.

Tutto il territorio oggetto del progetto è costituito da un paesaggio “pluristratificato”, modellato nel corso del tempo in modo naturale ed antropico.

Dalle testimonianze preistoriche si arriva così fino ai tempi moderni. Nello specifico però il progetto segue soprattutto, come sorta di “filo conduttore”, le vicende del popolamento d’epoca etrusca, che nel corso di alcuni secoli, a partire grosso modo dal VII secolo a.c, ha intensamente contrassegnato, seppure in maniera diversa, queste zone, lasciando numerosi segni tangibili lungo tutto il percorso.

Un percorso che non a caso ha quali centri capolinea due città importanti della dodecapoli estrusca quali Volterra (Velhatri) e Chiusi (Clevsi), che esercitarono a lungo un controllo sui centri minori e su ampie fasce di territorio: la prima su tutta l’area che arriva a comprendere la Montagnola senese, la seconda soprattutto sulla Val di Chiana fino a spingersi ad occidente verso le rive dell’Ombrone e del Merse.

Si tratta peraltro di un areale che fu, in ben determinati periodi storici, oggetto di dominio da parte di aristocrazie rurali particolarmente attente a sfruttare posizioni privilegiate all’interno degli assi di collegamento terrestri e fluviali esistenti, fondamentali per i commerci in quella che può definirsi l’Etruria interna.

Il camminatore nelle varie tappe, sostando presso le principali necropoli e visitando i numerosi musei civici e nazionali che ha a disposizione, può così riuscire ad avere una visione d’insieme completa della storia di questa parte dell’Italia preromana.

Questa particolare enfasi data alle emergenze archeologiche e ai ritrovamenti di epoca etrusca, si inserisce comunque sempre all’interno di un quadro di riferimento generale cronologicamente più ampio, così da non porre limitazioni di nessun genere agli interessi dei fruitori, nell’intento di offrire e di poter favorire anche un lavoro culturale su tematiche del così detto “lungo periodo”.

L’itinerario “Cammino d’Etruria Centro” si propone dunque come progetto di escursionismo culturale, rispondendo pienamente e con coerenza alla mission del progetto generale del Sistema dei Cammini Storici e degli Itinerari Culturali della Regione Toscana.

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