Offagna è un comune italiano di circa 2000 abitanti e si trova in provincia di Ancona, nella meravigliosa regione italiana delle Marche.

Ciò che rende questo comune estremamente interessante è il riconoscimento che gli è stato concesso di borgo più bello d’Italia e l’ambita bandiera arancione.

La bandiera arancione viene assegnata dal Touring Club Italiano a quei comuni e borghi (con una popolazione di massimo 15000 abitanti) con una qualità turistica, culturale ed ambientale di grande impatto e successo.

Il borgo di Offagna è stato costruito nell’ambiente circostante all’antichissima Rocca che ne costituisce il fulcro ed il cuore pulsante.

La Rocca si erge sulla sommità di un’altura collinare ed osserva dall’alto tutto il borgo sottostante.
Offagna è in provincia di Ancona e dal centro di questa dista circa 15 chilometri.

Della storia antica di questo borgo purtroppo si sa ben poco, ma si presume che esistesse già in epoca romana o addirittura preromana. Le prime vere ed attendibili fonti risalgono infatti al tardo Medioevo. Offagna, proprio nel Medioevo, fu concessa in dono dall’arcivescovo di Ravenna a dei nobili provenienti dalla Germania.

Da qui in poi la storia di questo borgo non vanta avvenimenti degni di nota se non che circa a metà del 1400 venne definitivamente annessa alla provincia di Ancona da papa Eugenio IV.

Proprio a seguito di questa annessione Offagna divenne uno dei punti strategici più importanti per la difesa della città di Ancona e fu costruita la possente Rocca che svetta tutt’ora al centro del borgo.

Proprio nei pressi di Offagna infatti scorreva il fiume Aspio il quale rappresentava un punto strategico da difendere da possibili attacchi nemici.

Il dominio di Ancona venne mantenuto per circa un secolo e fu sostituito dal dominio dello Stato della Chiesa a sua volta mantenuto finché non fu istituita l’Unità d’Italia.

Offagna: quali sono i monumenti più rappresentativi da visitare

Il primo luogo di interesse su cui porre attenzione è senza dubbio la Rocca di Offagna.
Oltre che rappresentare un punto strategico fondamentale per la provincia di Ancona, è considerato uno dei castelli più belli della regione marchigiana.
L’architettura è apertamente di impronta militare e si compone di una massiccia struttura in laterizio eretta su un’altura di roccia di tufo.
La Rocca è dotata di due ponti levatoi che venivano utilizzati per l’ingresso a piedi e per l’ingresso coi cavalli che, una volta ritirati, rendevano praticamente inoppugnabile tutto il complesso.
Al centro si trova la torretta utilizzata per gli avvistamenti, più piccola, ma più alta rispetto a tutto il resto della struttura.
Attualmente la Rocca è visitabile e ospita interessanti mostre (fisse e temporanee) di armi e di reperti storici rilevati dalla preistoria fino all’epoca considerata moderna.
Un’altro importante monumento da segnalare è Villa Montegallo costruita attorno al 1500.
La Villa fu commissionata dal cardinale Antonio Maria Gallo e si estende in piena campagna tra boschi di pini, querce ed enormi distese verdeggianti.
Fu poi ristrutturata alla fine del 1700 dal famoso progettista Andrea Vinci che le conferì l’attuale conformazione.
All’interno della Villa si possono ammirare le pregiate opere artistiche di Niccolò Pomarancio.
Un’altro interessante sito di interesse storico e culturale è il Museo di scienze naturali Luigi Paolucci, costituito circa a metà del 1800.
Il museo ospita un’interessante collezione di reperti storici e naturalistici e si struttura su due diversi piani.
Al primo piano si trova una fedele riproduzione dello studio di Luigi Paolucci che vanta una collezione di tutta la strumentazione dell’epoca.
Al secondo piano si trovano invece due sale principali e altre cinque sale secondarie: la prima sala è multimediale ed è dotata di un grande schermo per le proiezioni video oltre che un auditorium per i progetti scolastici; la seconda sala si compone invece di una riproduzione del laboratorio dell’istituto tecnico Grazioso Benincasa il quale rappresenta la sede primaria e più antica del Museo; le successive cinque sale ospitano infine svariate riproduzioni di animali e vegetazione tipiche della regione Marche.

Exit mobile version