Visitare Benevento significa scoprire una città dalla storia millenaria.

Quasi a metà strada tra la costa tirrenica e quella adriatica, nella parte meridionale del Sannio e nella Campania appenninica, sorge Benevento, capoluogo di provincia e città dalla storia millenaria.

Prima sannitica, poi romana, longobarda e quindi pontificia, Benevento si estende su una superficie complessiva di 130 chilometri quadrati, è ubicata a 135 metri sul livello del mare e popolata da 62.178 abitanti, per una densità abitativa pari a 480 ab./kmq.

Sotto il profilo naturalistico, è circondata da alcuni tra i paesaggi montani e collinari più interessanti della Campania: visibili dal cuore della città sono le vette del Taburno Camposauro, ma anche le colline del Matese e la cima del Monte Partenio, più vicino ad Avellino.

Definita originariamente Maleventum dai romani, Benevento è popolata fin dall’età preistorica, e considerata la culla di una civiltà, quella sannitica, che ha scritto pagine memorabili nella storia d’Italia.

Cosa visitare a Benevento

Dominato dalla imponente Rocca dei Rettori, il centro storico si sviluppa su un’altura attraversata dai fiumi Calore e Sabato.

La parte più antica della città corrisponde ai rioni medievali, che costituiscono la famosa Acropoli di Benevento.

Il più importante monumento cittadino è l’Arco di Traiano, edificato nel 114 a.C. sulla via Traiana ma inserito soltanto nel Medioevo all’inizio della cinta muraria cittadina. Poco distante da questo sorge il Teatro Romano, eretto da Adriano e successivamente ingrandito da Caracalla.

La principale costruzione religiosa di Benevento è senza dubbio il Duomo, eretto nel 780 ed ampliato nel XII secolo: vanta un imponente campanile di stampo gotico ed un bellissimo portone bronzeo con 72 formelle in bassorilievo.

Gli appassionati di storia troveranno pane per i loro denti nei numerosi musei visitabili da queste parti: la storia del Sannio è descritta fedelmente nel Museo dedicato, tra i più interessanti insieme al Museo dell’Arte contemporanea e al Museo Strega, rivolto allo squisito liquore locale e al Premio letterario internazionale che da esso prende il nome.

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