Alla scoperta dell’incantevole e unica isola di Ischia

L’isola di Ischia, situata dirimpetto all’insenatura puteolana del golfo di Napoli, giganteggia nell’arcipelago flegreo nonché in quello campano. L’isola fa parte dell’area metropolitana di Napoli.

Uno dei sei comuni in cui è suddivisa ha preso lo stesso nome dell’intero territorio insulare, ed è il terzo per estensione e il più popoloso. Gli altri cinque, in ordine di grandezza, sono Forio, Barano d’Ischia, Serrara Fontana, Casamicciola Terme, Lacco Ameno.

La superficie totale è di circa 46 kmq, con una fascia costiera di 43 km.

La particolare storia geologica e dei fatti del passato le conferiscono un’ampia gamma di qualità, raramente riscontrabili insieme in altri luoghi. Ci sono infatti spiagge, acque termali, montagna, colline boschive, ritrovamenti archeologici e una radicata tradizione enogastronomica in costante rinnovamento.

L’economia, in passato basata su agricoltura e pesca, attualmente è imperniata sul turismo: ogni anno è meta di migliaia di turisti italiani e stranieri. Le diverse strutture ricettive e termali, come anche le attività commerciali e di ristorazione, riescono a soddisfare tutte le esigenze.

Una destinazione al contempo di viaggi elitari e di visite alla portata di tutti, mette tutti d’accordo quando giunge l’ora del benessere e del divertimento, come delle cure naturali o del relax, distante quanto basta dalle città della terraferma ma arrivabile velocemente. Coesistono nell’ambiente sia gli elementi ancora selvatici della natura che le condizioni per l’agiatezza dell’era moderna.

Le spiagge e il mare dell’Isola di Ischia

La costa e gli specchi acquei prospicienti, gran parte dei quali sono protetti, con diverse misure restrittive a seconda della zona, dalla giurisdizione dell’area marina Regno di Nettuno, presenta tante baie, cale e insenature sia di sabbia che di roccia a picco o sul mare o digradanti. Anche i fondali dei litorali sabbiosi hanno digradazione variabile.

Ce ne sono di ottimi per le famiglie con bambini, con acqua bassa fino a molti metri dalla riva, come alla Chiaia e a San Montano.

La spiaggia di San Montano a Ischia

Le spiagge sono sia libere che in concessione a stabilimenti balneari, spesso facilmente accessibili dalle strade principali, come, oltre che le suddette spiagge, quelle dei Maronti, del Lido, di Citara e di San Francesco.

Ischia, un isola dalla intensa attività vulcanica

Monti e colline sono tutti sovrastati dalla vetta centrale, il Monte Epomeo, che con i suoi 789 metri ha conferito all’isola una forma conica, formatosi con un’eruzione di tufo verde di approssimativamente 130000 anni fa.

Fenomeni eruttivi precedenti avevano già generato le frastagliate coste del versante meridionale e di Monte Vico che, insieme all’attività vulcanica risalente a 5000 e 6000 anni fa, hanno conferito al territorio l’attuale forma trapezoidale della base del cono.

Le risorse idrotermali di cui è ricca rendono Ischia famosissima per le terme, che vengono utilizzate a fini sia terapeutici sia ludici e rigeneranti. I Giardini Poseidon Terme sono il parco termale più grande in Europa e ci sono tanti altri parchi.

L’acqua termale è finanche liberamente fruibile nelle vasche di scogli a Sorgeto o sulla battigia a Cartaromana. Nel 1500 vennero contate 37 sorgenti di acque termo-minerali.

Poseidon forio Ischia

Quelle vicine al mare venivano dette muriatiche, mentre quelle delle zone interne alcaline.

Attualmente, oltre alle due precedentemente menzionate, i camini idrotermali vengono adoperati presso i Giardini Termali Aphrodite – Apollon, i parchi termali Negombo e Castiglione, la sorgente del Bagnitiello, le terme di Cavascura; dalla Fonte delle Ninfe Nitrodi sgorga invece acqua minerale naturale ipotermale buona anche da bere.

Trekking nell’Isola di Ischia: non solo semplici passeggiate

Chi vuole passeggiare nella natura o anche fare escursioni in montagna più impegnative, ha solo l’imbarazzo della scelta. Aree verdi e selve alberate possono essere percorse sia in prossimità dei centri abitati che alle pendici o sulla vetta della montagna principale.

Trekking a Ischia, sul monte Epomeo (789 m s.l.m)

Il clima è mite, abbastanza umido solo in inverno, ma già a inizio primavera l’umidità diminuisce di molto facendo sì che le giornate siano molto piacevoli. In piena estate, quando il caldo è torrido, è facile trovare refrigerio grazie all’aria e all’acqua marina e alla presenza di boschi e pinete.

Una passeggiata a Zaro o al Cretaio può essere facilmente trasformata in trekking se ci si vuole inerpicare su per le colline. Spettacolari anche gli itinerari di Piano Liguori e della Piana di Buceto.

Storia dell’isola

Museo di pithecusa

I reperti più antichi testimoniano l’occupazione dell’isola già dal Neolitico, ma è con l’insediamento greco di Pithekoussai, il primo del Mediterraneo occidentale, che si ha una vigorosa produzione di manufatti in ceramica e terracotta. Questi primi coloni vi trovarono piccoli stanziamenti preesistenti di etruschi e fenici.

Agli importanti ritrovamenti di età ellenistica si aggiungono quelli di epoca romana, tutti esposti presso il Museo archeologico di Pithecusae.

 

Viticoltura e vini nell’isola di Ischia

L’antichissima storia della viticoltura del luogo è stata tramandata nel corso dei secoli. Il vino ha sempre rappresentato il bene di punta dell’agricoltura. Vitigni quali il Biancolella, il Forastera, il Guarnaccia, il Cannamelu erano già sfruttati anche per l’esportazione da secoli.

Al giorno d’oggi, sebbene gli ettari dedicati ai vigneti siano diminuiti, rientrano nella denominazione Ischia DOC, oltre ai primi due a bacca bianca, il Piedirosso, a bacca nera. Anche un altro fondamentale articolo dell’enogastronomia locale ha radici remote: la ricetta del coniglio all’ischitana è stata così perfezionata nel corso dei secoli proprio perché i leporidi autoctoni hanno scorazzato da sempre tra le verdeggianti zone insulari. Del resto l’allevamento e l’agricoltura sono sempre state più intense rispetto alla pesca.

Nell’ottocento, per dissetare i contadini, giravano tra le campagne i cosiddetti sambuchelli, acquaioli che offrivano una dissetante bevanda composta da acqua e anice. È da qui infatti che venne inventata la Sambuca, dall’ischitano Luigi Manzi. Solo successivamente Molinari fece la sua, sostituendo all’anice verde quello stellato.

Tra i liquori realizzati localmente, da provare e perfino regalare il Limoncello e il Rucolino. Ancora adesso, per quanto in misura minore, non mancano agrumeti, uliveti, frutteti e orti, spesso in coltivazioni a terrazza, con le parracine, i caratteristici muri a secco, che delimitano i campi ricavati dalle pendenze.

L’isola di Ischia è una delle tante isole custodite nei nostri mari: non dimentichiamoci le altre isole italiane.

Mappa dell’Isola di Ischia

Exit mobile version