Tra le province di Catania e Messina sorge l’Etna, il vulcano attivo più alto del continente europeo.

Con i suoi 3343 metri sul livello del mare, è superato di circa 300 metri soltanto dal Teide, che si trova nel cuore di Tenerife, ma sebbene appartenente politicamente ai possedimenti spagnoli, è compreso geograficamente in territorio africano.

Un tempo noto come Mongibello, l’Etna ha visto nel corso dei decenni variare la propria altezza a causa delle continue eruzioni: è un vulcano attivo a tutti gli effetti, ma la sua attività va distinta da quella dello Stromboli e del Vesuvio. Il primo dà luogo soprattutto a fumarole e fanghi sulfurei, il secondo è in una lunga fase di quiescenza.

Dal canto suo, l’Etna è quasi perennemente coperto da un pennacchio di fumo bianco, e sprigiona frequentemente colate laviche che, specie nelle ore notturne, rappresentano un vero e proprio spettacolo, sebbene rechino non pochi disagi agli abitanti dei paesini limitrofi.

Tuttavia, il territorio che circonda il vulcano è pienamente vivibile per lunghi tratti, ed annoverabile tra le principali attrazioni turistiche della regione Sicilia. Fino ai mille metri di altitudine, il paesaggio dell’Etna è coltivato in maniera intensiva e fortemente urbanizzato, soprattutto sul versante orientale.

Dal lato opposto, invece si pratica il turismo invernale: l’Etna occidentale, quello della zona di Bronte, è particolarmente dedito allo sci e alle attività sportive. Gli amanti dei panorami troveranno da queste parti alcuni degli scorci più belli di tutta la Sicilia: dai vari rifugi disseminati nella zona si gode di una vista spettacolare sul Golfo di Catania.

Gran parte dei turisti che raggiungono il territorio etneo, tuttavia, è spinta soprattutto dal desiderio di trovarsi faccia a faccia con quello che è considerabile un vero e proprio capolavoro della natura. Nel mondo, sono pochissimi i vulcani attivi che si lasciano ammirare in tutta la loro imponenza.

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