Il Parco Nazionale del Gran Sasso è una delle più importanti aree protette d’Italia.

Istituito nel 1991, il Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga si estende principalmente in Abruzzo, coinvolgendo la provincia dell’Aquila, la provincia di Teramo e la provincia di Pescara. E’ uno dei parchi nazionali italiani.

In minor parte sono interessate anche il Lazio, con la provincia di Rieti, e le Marche con Ascoli Piceno (oltre a 41 comuni abruzzesi).

Il Parco Nazionale del Gran Sasso in inverno

Terzo parco nazionale italiano per estensione, vanta una superficie totale di quasi 150.000 ettari. Il suo territorio ha caratteri prevalentemente montanari, costituto da ben due catene montuose, il massiccio del Gran Sasso d’Italia e il gruppo dei Monti della Laga. E ovviamente da questi deve il suo nome.

Il Gran Sasso d’Italia

Il Gran Sasso, la montagna per eccellenza dell’Abruzzo e dell’intero centro Italia. La sua vetta è la montagna più alta della catena montuosa degli Appennini, con il Corno Grande che raggiunge i 2912 metri s.l.m. Se siete degli appassionati di alpinismo non potrete certo mancare questa area montuosa. Non ha nulla da invidiare agli scenari alpini più suggestivi.

Gran Sasso d’Italia, il Grande e il Piccolo Corno

Piccola curiosità: all’interno del parco nazionale potrete ammirare il Ghiacciaio del Calderone, ovvero il ghiacciaio più meridionale non solo d’Italia, ma di tutta Europa. Oltre ad essere l’unico dell’intero Appennino.

Dal versante sud del ghiacciaio potrete ammirare l’altopiano di Campo Imperatore, una delle immagini più famose e rappresentative dell’intero parco. Vi potrà sembrare di essere in qualche altopiano del Nepal…

La flora e la fauna del parco

Oltre ai suggestivi panorami montuosi, nel parco trovano casa un grandissimo numero di esemplari di fauna e flora locale. Per cercare di rappresentare la quantità di specie diverse, proviamo a dare qualche numero.

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga sono presenti circa 2300 specie vegetali, cioè oltre un quinto dell’intera flora europea e oltre un terzo di quella italiana. La flora è estremamente varia anche all’intero del Parco stesso, in base alla zona e in base all’altitudine.

Spostandoci da un versante all’altro del massiccio del Gran Sasso, troviamo ambienti completamente diversi. Possiamo ammirare le faggete sul versante più a nord del Gran Sasso e sulla Laga.

A Campo Imperatore sono presenti numerosi pascoli, e salendo un po’, sul Voltigno vedremo delle splendide fioriture ad alta quota.

Campo Imperatore

L’area protetta è abitata anche da innumerevoli specie di mammiferi e uccelli. Sicuramente la specie più interessante e ricercata è il camoscio d’Abruzzo. Purtroppo verso la fine del’800 assistemmo ad una sua scomparsa a seguito della caccia indiscriminata nella zona. Solo nei primi anni Novanta ricomparve con un efficace opera di reintroduzione. Ad oggi è stimata una popolazione di camosci di circa un migliaio di esemplari. Un altro animale tipico della zona è il lupo appenninico, con una popolazione di circa trenta esemplari.

Più recentemente è stato reintrodotto anche l’orso bruno marsicano, grazie ad un ottima politica di salvaguardia delle specie animali all’interno delle aree protette.

Nel parco trovano dimora anche altri grossi erbivori, soprattutto cervi e caprioli.

Luoghi di interesse all’interno del parco

Non solo natura all’interno del Parco. Vi sono anche luoghi di interesse suggestivi, come castelli e piccoli borghi medievali perfettamente conservati.

Merita una visita il centro rinascimentale di Campli e in zona Campo Imperatore il castello normanno di Rocca Calascio. Quest’ultimo eretto per vegliare sulla valle sottostante dell’antica Peltuinum, dove sono conservati i resti del tempio di Apollo.

Molto suggestivi anche i ruderi del Castel Manfrino, che si affaccia sulle gole del Salinello.

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