Il 22 settembre 2023 ci sarà l’equinozio d’autunno: arrivederci estate!

Prima di chiarire cos’è, cosa succede e quando si verifica l’equinozio d’autunno è bene dire che ci sono durante l’anno due equinozi: l’equinozio di primavera, a marzo, e l’equinozio d’autunno, a settembre.

Ma vediamo meglio di orientarci nel dettaglio, perché a dirla tutta, dobbiamo citare come eventi astronomici anche i due solstizi: quello estivo e quello invernale rispettivamente a giugno e a dicembre.

Le quattro stagioni

Il ciclo delle stagioni

Questi quattro eventi scandiscono il ciclo delle stagioni e sono tra i punti cardine sui cui si basano i calendari ideati e usati fin dall’antichità: a partire dagli egizi (calendario solare), fino ai Sumeri e agli Ebrei che utilizzarono invece un calendario basato sulle posizioni della luna.

La Pasqua, per esempio, si calcola a partire dalla data dell’equinozio di primavera perché questa stagione è da sempre considerata simbolo di rinascita: la natura si risveglia dal torpore invernale; con la Pasqua si festeggia la vittoria della vita sulla morte. Nel passato in Mesopotamia, l’equinozio di primavera segnava l’inizio dell’anno solare. Ecco che sapersi orientare fra questi eventi ci comprendere il delicato e perfetto equilibrio che regge il mondo.

Ma concentriamoci sull’autunno. Durante il periodo autunnale l’aria si rinfresca e tutto lo scenario naturale cambia colore, spegnendo i toni e assumendo le sfumature incantevoli che vanno dal rame al giallo oro.

La vivacità dell’estate espressa da una natura lussureggiante, dai toni accesi del sole che fa splendere fiori, cielo e mare, cede il passo alla quiete e al ritmo lento dell’autunno. Il cielo s’ingrigisce, le foglie cadono e disegnando pigri sfarfallii nell’aria, avvolgenti, tenui che ci accompagnano nella rispesa della nostra quotidiana routine lavorativa.

Il foliage: le foglie cambiano colore

L’autunno è il magico momento del foliage: le foglie dei boschi e delle foreste assumono dei colori caldi, con sfumature dal giallo, all’arancione al rosso.

Foliage in Valle Arzino (Friuli Venezia Giulia)

Perché esistono le stagioni?

Bisogna innanzi tutto precisare che le stagioni vanno suddivise in due tipologie: quelle astronomiche e quelle metereologiche. Le prime si stabiliscono in base in relazione ai riferimenti astronomici, ossia gli equinozi e i solstizi.

Le seconde vengono definite dai fattori climatici che possono cambiare in maniera disgiunta rispetto agli eventi astronomici. Questi ultimi hanno i caratteri della regolarità e soprattutto della prevedibilità, anche se non si possono prendere come standard, sempre nelle stesse date in ogni anno.

Grosso modo però il periodo è sempre lo stesso, ragion per cui si dice orientativamente che la primavera inizia il 21 marzo a ogni nuovo ciclo.

L’equinozio di autunno nello specifico

Per parlare dell’equinozio d’autunno senza fare una lezione di geografia astronomica e senza annoiare possiamo iniziare con il dire che è un termine, la cui origine è latina, che significa “notte uguale” (al giorno) Infatti nell’equinozio d’autunno le ore di luce sono pari a quelle di buio.

A partire, dunque, da tale data queste ultime cominciano ad aumentare fino a raggiungere il picco nel solstizio d’inverno ed è per questa ragione che in modo spicciolo si dice che in autunno le giornate si accorciano.

Dolomiti, lago di Federa

Quando arriva l’equinozio d’autunno?

Solitamente l’equinozio d’autunno cade nella seconda metà di settembre, ma la data precisa non è mai la stessa per ogni anno. Addirittura il fenomeno ha anche degli orari esatti in cui avviene, che si possono prevedere, ma che variano a seconda dell’anno.

Nel 2022 l’equinozio sarà il 23 settembre 2022 alle ore 15.03 e possiamo dire che quel giorno e a quell’ora esatta l’estate sarà finita dando il benvenuto alla nuova stagione: l’autunno. Nel 2023 l’equinozio sarà il 23 settembre alle ore 8.50 e nel 2024 il 22 settembre alle ore 14.44.

La precisazione essenziale da fare è che l’inizio dell’autunno corrisponde all’equinozio d’autunno di settembre solo nell’emisfero boreale, quello a nord dell’equatore. In quello australe succede esattamente l’opposto: lì, il fenomeno coincide con l’inizio della primavera.

In autunno, tra le varie festività e ricorrenze, troviamo una festa molto particolare, di origine pagana Halloween.

 

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