La zona della Barbagia comprende una regione montuosa molto vasta della Sardegna centrale.

L’area è vasta oltre 1300 Km quadrati, e si estende lungo in fianchi della catena del Gennargentu nella provincia di Nuoro, che è il capoluogo geografico di questa zona, sino ai confini con la Gallura e la Baronia, da Supramonte sino alla valle del Tirso.

La zona della Barbagia deve le sue origini alle prime popolazioni prenuragiche che si insediarono nell’isola. Le zone montuose della Sardegna non furono esplorate dai Cartaginesi e restarono territorio dominato dalle varie popolazioni Iliensi. Le popolazioni locali furono in seguito dominate lentamente dall’avvento dei Romani e poi dalle popolazioni Germaniche che attraversarono la Sardegna dopo la Caduta dell’Impero.

Solo a partire dal 604, sotto Papa Gregorio I, le popolazioni che vivevano le zone montane furono convertite progressivamente al Cristianesimo ed evangelizzate con la costruzione di vari monasteri Benedettini.

La regione della Barbagia si divide in 7 zone principali, il Nuorese, la Barbagia di Bitti, la zona di Ollolai a Nord del Gennargentu, la zona di Mandrolisai, la Barbagia di Belvi, la zona di Seulo e la zona dell’Ogliastra.

Per un tour alla scoperta della Barbagia e delle differenti culture e tradizioni, si possono visitare i comuni principali di questa vasta zona, da Nuoro il capoluogo di provincia, importante centro con oltre 36.000 residenti, a Dorgali, tra i comuni più popolosi con una popolazione di circa 9.000 abitanti.

Gli altri comuni più importanti per storia e tradizioni sono Olzai, meno di 900 abitanti, Ollolai comune di circa 1300 abitanti, Bitti centro di circa 3000 abitanti, Desulo comune di circa 2500 abitanti, Orgosolo centro di circa 4300 abitanti, Mamoiada comune di 2500 abitanti, Meana Sardo comune di circa 1900 abitanti e Tonara, centro di circa 2000 abitanti.

Ognuno di questi comuni è caratterizzato dalla lingua locale e da tradizioni che non si trovano in altre zone dell’isola.

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