Le vacanze in barca a vela sono un’esperienza che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita… se non si soffre di mal di mare!

Quella in barca a vela è la vacanza della libertà assoluta: niente spiagge affollate, ristoranti sempre pieni e code per fare qualunque cosa. In barca si è in compagnia della natura, del vento, del mare e del proprio istinto.

Vacanze in barca a vela: non per tutti!

Certo, non sempre è tutto “rose e fiori“: ci sono le problematiche della convivenza con altre persone in un ambiente ristretto (che siano della propria famiglia o anche amici o persone mai viste prima), imprevisti tecnici e imprevisti dovuti al maltempo.

Una vacanza in barca a vela richiede spirito di adattamento e, almeno un pò, di avventura: ma le emozioni che si proveranno saranno veramente uniche: dal tuffo in mare “per svegliarsi” prima del caffè, l’emozione di vedere la barca inclinarsi di bolina per risalire il vento, i delfini, pescarsi il pranzo o la cena, gli aperitivi e le chiacchierate al tramonto…

Prendere la barca: con lo skipper o in charter

Organizzare le vacanze in barca a vela è molto semplice, ma non proprio economico. La barca va noleggiata insieme allo skipper e i prezzi sono mediamente (ma più che giustificati) alti. Lo skipper generalmente conosce molto bene la zona di navigazione e vi saprà condurre nelle baie e spiagge più belle e sicure, dove magari dormire alla notte all’ancora o ormeggiati in un comodo porticciolo/marina.

Se siete già esperti di vela e avete la patente nautica (necessaria se volete noleggiare imbarcazioni di lunghezza superiore ai 10 m di lunghezza) potete anche noleggiarvi la vostra barca e gestirvi in completa autonomia: esistono numerosi charter dislocati in tutta Italia.

Potete scegliere una vacanza in barca a tappe che tocca diverse località nella stessa regione o in regioni vicine oppure che si sposta all’interno di un’area più piccola, come per esempio nelle isole Eolie o nelle isole Egadi.

Ancorarsi e passare la notte in una baia così: una esperienza unica.

L’Italia offre tante mete interessanti per le vacanze in barca a vela, le regioni più attive sono certamente Sardegna e Sicilia, ma anche Toscana, Liguria e un po’ tutte quelle con ampie zone costiere.

Coronavirus e vacanze in barca

Anche le vacanze in barca a vela devono adeguarsi alle misure per contenere il Coronavirus e quindi sono state varate nuove disposizioni per garantire il massimo della sicurezza ed evitare la confusione. I porti e gli imbarchi seguiranno regole simili a quelle adottate per le strutture balneari, per evitare file, confusioni e lunghe attese. Le barche e le banchine di attracco verranno sanificate per ogni arrivo e ogni partenza e saranno disponibili gel igienizzanti e guanti monouso.

In barca a vela saranno consentiti gli equipaggi singoli, di famiglie o ristretti gruppi di amici, che autocertificheranno il mancato distanziamento. Dato che lo spazio è abbastanza ristretto è impossibile poter mantenere sempre i 2 metri di distanza.

Navigazione in flotta

È preferibile scegliere mete da cui è possibile raggiungere i porti con mezzi propri, evitando quindi di prendere aerei e, in generale, i mezzi pubblici. In Italia l’offerta è molto interessante, il mare è bellissimo e ci sono pacchetti pensati per ogni esigenza, dal singolo weekend alle vacanze lunghe di due o tre settimane.

Qualche consiglio per le tue vacanze in barca a vela

Mai stati in barca a vela? Alcuni consigli per vivere al meglio questo tipo di vacanze.

  1. Spirito di avventura e adattamento. A meno che non stiate su uno yacht di 20 metri serviti come se foste in un hotel è necessario avere un minimo di spirito di adattamento. Piccole difficoltà in barca possono diventare “tragedie esistenziali” a causa degli spazi ridotti.
  2. C’è un unico capitano. Il capitano (di norma) da come condurre la barca e ha la responsabilità dell’equipaggio. E’ importante avere una figura di riferimento che controlli il meteo, lo stato della cambusa, che pianifichi le tappe… non è una cosa semplice da fare e bisogna essere pronti ad accettare anche decisioni che, a volte, non vanno giù.
  3. Portarsi il minimo indispensabile. Non serve che vi portiate  tutto l’armadio di casa: ma solo quello che serve. Certo, un bel vestito per le serate nei marina o nei paesi dove sbarcherete è bello averlo, ma non esagerate. Non dimenticatevi di portare qualcosa di caldo per la sera, che, in caso di navigazione notturna, di notte non fa affatto caldo. Non si usano le valige ma le sacche, che non occupano volume quando vengono svuotate. Una sacca stagna sarà molto utile quando raggiungerete la spiaggia con il tender (la piccola imbarcazione, di solito un gommoncino, di supporto )
  4. Abbigliamento tecnico: se siete già stati in barca sapete come spesso la “cerata e le salopette” diventino una sorta di seconda pelle in caso di mal tempo. Scarpe con suola bianca (per non lasciare segni..) da barca.
  5. Protezione dal sole. Prendersi un colpo di sole non è piacevole: non esagerate con il sole e proteggetevi la pelle con le protezioni solari. Se riuscite arrivate in barca già abbronzati e non con il “colore della mozzarella”.
  6. Imparare a fare i nodi. In barca è indispensabile conoscere alcuni nodi “base”, che si utilizzano continuamente. Dalla gassa, al nodo piano ai nodi per fissare i parabordi… imparatene qualcuno, magari prima di andarci (farete felice il capitano!). Esistono un gran numero di libri e tutorial che vi spiegano bene come si fanno i nodi.
  7. L’acqua, un bene prezioso. Non sprecatela! Non fate quaranta docce “perché il sale vi da fastidio”.
  8. Rispettate l’ambiente: questo sempre, ma fa sempre bene ricordarlo. Fate in modo che quello che avete portato in barca rimanga in barca e che niente finisca in mare.
  9. Leggere. Portatevi almeno un buon libro (che sia cartaceo o su un kindle non importa) da leggere all’ombra, in relax. Uno dei “miti” di chi va in barca a vela, autore di numerosi libri, è Bernard Moitessier , autore di “La lunga rotta”, “Un vagabondo nei mari del sud”, “Tabata e l’alleanza”…
  10. Buon vento! 🙂
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