Le Isole Borromee sono una delle maggiori attrazioni del Lago Maggiore

Il gruppo di isole denominate “Isole Borromee” ne comprende cinque: Isola Bella, Isola Madre, Isola dei Pescatori (l’unica abitata stabilmente), Isolino di San Giovanni e scoglio di Malghera (o isola delle Bambole).

Girare per il Lago Maggiore significa navigare nella storia, scoprire bellezze dal fascino un po’ esotico, che non ci si aspetterebbe in questa parte d’Italia e, soprattutto, immergersi in una natura che alla seduzione storico – artistica unisce il conforto di una vacanza rilassante e assolutamente non noiosa.

Le Isole Borromee possono essere facilmente raggiunte tramite il traghetto da Stresa, Arona, Angena e Baveno.

L’Isola Bella

Isola Bella si trova nel golfo Borromeo, non distante da Stresa. Al suo interno si trova il Palazzo Borromeo, che comprende anche un grande giardino all’italiana.

Il Palazzo e il suo giardino, voluti da Carlo III Borromeo, vennero realizzati in prima battuta da Angelo Crivelli nel XVII secolo e dedicati alla moglie di Carlo III, Isabella (a lei si deve il nome dell’isola) d’Adda. Solo per un periodo i lavori subirono una battuta d’arresto a causa della peste che stava dilagando all’epoca a Milano.

Furono i figli di Carlo III a sollecitare la ripresa dei lavori, affidandone la responsabilità all’architetto Carlo Fontana. Sotto Carlo IV, nipote di Carlo III; furono invece completati i giardini del Palazzo Borromeo, inaugurati nel 1671.

Il Palazzo Borromeo fu per anni uno dei luoghi favoriti dall’aristocrazia europea che qui partecipava a feste e sontuosi ricevimenti, ai quali, tra gli altri ospiti illustri, partecipò anche Napoleone Bonaparte (al quale è tuttora rimasta intitolata la stanza dove Napoleone dormì allora).

Se sulle facciate esterne, occidentali e meridionali, del Palazzo sono evidenti i tratti del barocco lombardo, su quella orientale l’alternanza di pietre chiare e scure dna un tocco vigoroso alla costruzione. All’interno dell’edificio le sale sono impreziosite da diversi ornamenti artistici e oggetti di gran pregio.

Nella “sala delle armi” si possono ammirare armi ed armature risalenti al XVII e XVIII secolo, mentre in diversi punti si trovano affissi alle pareti gli stemmi a stucco della famiglia Borromea.

La “sala delle medaglie” contiene una serie di medaglie con scene raffiguranti la vita di Carlo Borromeo, mentre nel salone grande si trova un modellino dell’isola realizzato nell’800.

Nella “sala della musica” (dove si trovano alcuni strumenti musicali d’epoca) si svolse nel 1935 la Conferenza di Stresa.

Isole Borromee: Isola Bella

Nella “sala del lavoro” si trovano diversi ritratti dei componenti la famiglia Borromeo, mentre nella “sala della conversazione” ha un posto di primo piano il tavolino di marmo intarsiato. Tra le altre bellezze artistiche del Palazzo spicca senza dubbio il lampadario di Boemia, realizzato in stile neoclassico, che si trova nell’elegante “salone del Ballo”.

Ma la bellezza del Palazzo Borromeo e il suo interesse storico e artistico non si spengono nelle singole sale e vengono, al contrario, ravvivati in numerosi angoli, anticamere e corridoi, dove spiccano, ad esempio, dei pregevoli quadri del Tiepolo o la Galleria degli Arazzi di scuola fiamminga.

Il Giardino Borromeo non è da meno in quanto a bellezza e splendore: composto da dieci terrazze digradanti, contiene molti abbellimenti tipici dell’epoca barocca, come fontane, vasche e statue.

L’Isola Madre

Non lontano da Isola Bella si trova la quasi gemella Isola Madre, la cui particolarità risiede nella presenza di un gran numero di volatili orientali, come ad esempio pappagalli, pavoni bianchi, fagiani dorati, ma anche di una gran varietà di piante rare e splendidi fiori esotici.

L’Isola Madre è l’isola più grande di tutto l’arcipelago. Anche qui si trova un Palazzo Borromeo (aperto al pubblico da una trentina d’anni), risalente al XVI secolo, antistante al quale si trova un giardino all’inglese. A quanto sembra il Palazzo Borromeo sorge sui resti di un antico cimitero, il cui ricordo è mantenuto solamente dalla cosiddetta “Scala dei Morti”.

Mappa delle Isole Borromee

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