La principale attrazione da visitare a Gradara è il  suo castello.

Il castello è visibile direttamente dall’autostrada A14 poco prima di prendere l’uscita per raggiungere il borgo delle Marche.

La sua costruzione risale alla metà del XII secolo da parte della famiglia De Griffo. A cavallo tra il XIII e XIV secolo i Malatesta ampliarono la struttura con le due cinta murarie.

Quando la signoria dei Malatesta cadde in disgrazia, a seguito della scomunica Sigismondo da parte di Pio II, il castello di Gradara e il borgo furono contesi da innumerevoli famiglie nobili: tra queste si annoverano i Medici, i Borgia e i Della Rovere. A distanza di 200 anni dall’addio dei Malatesta, la Rocca di Gradara passò in mano allo Stato della Chiesa.

All’inizio del Novecento, quando il castello era da considerarsi un semplice rudere, i Zanvettori acquistarono la Rocca e la riportarono allo splendore originario. Poco prima degli anni Trenta i Zanvettori cedettero infine il bene allo Stato italiano.

Oggi il castello di Gradara appartiene al Polo museale delle Marche e ospita durante tutti i dodici mesi dell’anno numerose mostre artistiche. Alla sera le luci del borgo di Gradara illuminano la Rocca, regalando ai turisti uno scenario altamente suggestivo. Oltre alla visita all’interno del castello è inoltre possibile percorrere i camminamenti di ronda che si estendono lungo la cinta muraria. Volgendo lo sguardo verso il mare si ha l’opportunità di ammirare il Parco del Monte San Bartolo, dove sono presenti diversi caratteristici borghi tra cui Fiorenzuola di Focara.

Sala di Paolo e Francesca

Dentro il castello di Gradara è custodita la sala di Paolo e Francesca, dove secondo la tradizione sarebbe stata vissuta la storia d’amore cantata nella Divina Commedia da Dante Alighieri. Francesca era la moglie del signore Malatesta (Giovanni), mentre Paolo era il fratello di Giovanni.

La famiglia di Francesca (i Polenta di Ravenna) aveva dato la giovane in moglie a Giovanni Malatesta per il prezioso aiuto fornito durante la battaglia decisiva per ottenere il potere su Ravenna.

Francesca si innamorò però di Paolo. I due si scambiarono il primo bacio mentre leggevano insieme la storia di Lancillotto e Ginevra, credendo di non essere visti da nessuno. In realtà l’episodio fu riferito a Giovanni Malatesta da un servo che assistè per caso al bacio. I due furono uccisi poco dopo su ordine di Giovanni.

La tragica storia d’amore cantata da Dante fu ripresa anche da Gabriele D’Annunzio e William Blake. La disposizione attuale della sala di Paolo e Francesca nel castello di Gradara è ispirata al racconto di D’Annunzio tratto dalla novella intitolata Francesca da Rimini.

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