La Rocca Albornoziana di Spoleto è una imponente fortezza costruita sul Colle Sant’Elia.

La fortificazione, che domina dall’alto la città di Spoleto, fu edificata da Papa Innocenzo VI per rendere maggiormente presente l’autorità militare della Chiesa nell’Italia Centrale.

La Rocca Albornoziana, dal nome del Cardinale Egidio Albornoz, che segui i lavori di costruzione della fortezza iniziati nel 1359, venne edificata anche per il ritorno della sede pontificia a Roma, dopo i circa 70 anni di trasferimento ad Avignone.

La Rocca è costruita con una base rettangolare e 4 torri negli angoli. Si compone di due spazi che separano il corpo centrale, il cortile delle armi e il cortile d’onore.

La zona del cortile delle armi era destinata alle truppe che difendevano la fortezza, l’area più interna del Cortile d’Onore era invece vicina agli edifici dove in molte occasioni soggiornarono alcuni Pontefici, tra cui Bonifacio IV e Niccolò V, e dove si fermavano i governatori della città tra cui Lucrezia Borgia. Le zone dei cortili sono divise tra loro da un imponente muro.

Le opere d’arte custodite nella Rocca Albornoziana

Diverse sono le opere custodite nella Rocca, opere che impreziosiscono gli interni e i cortili. Tra questi affreschi con gli stemmi del Papa Gregorio XIII e raffigurazioni della città che lo Stato Pontificio controllava in Umbria, oltre a Spoleto, Perugia, Orvieto, Porto d’Anzio e Ripatransone.

Dopo il Cinquecento la Rocca di Spoleto perse importanza e dal 1817 venne adibita a carcere.

L’imponente Fortezza della Rocca di Spoleto è l’edificio più importante della città, la Rocca si nota infatti maestosa appena si arriva a Spoleto. Dopo diversi anni di restauri, dal 2007 la fortezza si può visitare, oggi ospita infatti il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.

Tra gli ambienti interni più preziosi il Salone d’Onore, sala che ospitava grandi cerimonie e banchetti, all’interno di questo salone si trovano importanti cicli pittorici del Trecento.

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