San Vito di Cadore è una bella cittadina del Cadore.

Rinomato per i suoi efficienti impianti da sci (è una delle tante mete disponibili per chi vuole sciare in Veneto) , dai quali è possibile cimentarsi in discese mozzafiato circondati dall’incantevole paesaggio dolomitico, San Vito di Cadore, in provincia di Belluno e nel territorio del CadoreDolomiti,  offre diverse ragioni per una visita anche agli appasionati d’arte e di storia.

Le prime testimonianze relative alla presenza di un abitato nella conca bellunese, ove oggi sorge il comune di San Vito di Cadore, risalgono agli anni intorno al 1000: precedentemente il territorio era interessato esclusivamente da insediamenti di tipo stagionale, legati alle attività della pastorizia e della raccolta del legname dai fitti boschi, ove a faggi e roverella si alternavano, un tempo in misura ancor più consistente di oggi, larici, abeti rossi e cirmoli.

Fino al Quattrocento feudo dei Da Camino, il paese passò sotto la dominazione veneziana e venne quindi coinvolto nelle guerre contro le truppe imperiali, che opposero la Serenissima a Massimiliano d’Asburgo.

Mentre gli eserciti austriaci mettevano a ferro e fuoco la regione cadorina, San Vito fu risparmiato grazie ad un voto alla Madonna, in seguito al quale venne eretta la chiesa della Difesa: al suo interno nell’abside tardo-gotica viene celebrata la miracolosa salvezza dall’invasione asburgica con pala d’altare di Francesco Vecellio, fratello del più celebre Tiziano.

Con la caduta di Venezia, San Vito di Cadore entra a far parte del Regno Lombardo-Veneto, per essere annesso alla neonata Italia nel 1866: fu però solo dalla metà del Novecento che il comune conobbe una considerevole crescita a livello urbanistico, legata principalmente alla sua rinnovata vocazione turistica.

Cosa visitare e vedere a San Vito di Cadore

Numerosi sono infatti gli spunti per una visita a carattere culturale a San Vito di Cadore, dal Museo Etnografico a Resinego di Sotto a quello delle tradizioni popolari, senza dimenticare le chiese frazionali, alcune delle quali custodiscono autentici gioielli artistici, come la pala di Jacopo da Bassano nella chiesa di Serdes o il dipinto d’altare di Francesco Vecellio nella settecentesca pievanale, considerato dagli storici il suo capolavoro assoluto.

Per i più sportivi non mancano occasioni per compiere rigeneranti escursioni a piedi o a cavallo, oltre a numerose piste ciclabili, che permettono di scoprire a pieno le tante bellezze della Val Boite.

San Vito di Cadore costituisce quindi una delle mete da tenere in cosiderazione quando vi vuole visitare il Cadore.

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