La Basilica di Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali di Roma: è l’unica Basilica ad aver conservato l’originale struttura paleocristiana.

La Basilica fu costruita per volere di Papa Sisto III ed è situata sul colle Esquilino.

Costruita a tre navate, è caratterizzata dalle 21 colonne per lato che dividono l’area centrale dalle navate laterali, la costruzione originaria aveva previsto anche 21 finestre per ogni lato, la metà delle quali sono state in seguito chiuse. Papa Sisto III fece edificare questa Basilica per dedicarla al culto della Madonna e della sua maternità appena riconosciuta, nel 431, dal Concilio di Efeso.

Come per altre importanti basiliche, la Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma è caratterizzata dalla presenza di numerosi mosaici che decorano soprattutto la navata centrale.

Tutti i mosaici sono di età sistina e rappresentano un ciclo di storie del Vecchio Testamento. Nel corso dei Secoli la Basilica è stata interessata più volte da lavori di ristrutturazione e di conservazione, i cinque interventi più importanti e consistenti sono stati eseguiti tra il XII e il XVIII Secolo.

Basilica Santa Maria Maggiore – interno

I primi interventi iniziarono nel 1300 per il primo Giubileo, Papa Niccolò IV fece costruire un nuovo abside, nuovi mosaici e un transetto. Nel XV Secolo fu Papa Alessandro IV, Rodrigo Borgia, a far costruire le due volte per le navate laterali. Alla fine del XVI Secolo Papa Sisto V fece costruire una monumentale cappella per la sua sepoltura e per la sepoltura di alcuni membri della sua famiglia, nel 1605 anche Papa Paolo V Borghese fece edificare nella Basilica la sua Cappella di famiglia.

L’ultimo intervento estetico di rilievo è stato eseguito nel 1741 su commissione di Papa Benedetto XIV. Fu all’epoca Ferdinando Fuga e recuperare la facciata principale e a ricostruire parte del portico e una loggia per le benedizioni.

Nella Basilica di Santa Maria Maggiore è sepolto lo scultore Gian Lorenzo Bernini.

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