La Storia dell’Emilia e della Romagna, le due regioni storiche dell’Italia prima della costituzione del Regno, sono strettamente legate all’importante passato dei Ducati di Parma, di Piacenza, di Modena, Guastalla e alla storia della città di Bologna.
Una terra che nel corso dei secoli è stata abitata dalle antiche popolazioni del centro Italia, dagli Etruschi, agli Umbri, dai Galli, Senoni, Lingoni e, naturalmente, influenzata dalla grande potenza dell’Impero Romano. Proprio a partire dal III Secolo troviamo le prime testimonianze delle influenza romana con la fondazione della città di Rimini. La convivenza tra i popoli Celti e i Latini non fu pacifica e ben presto le varie battaglie riportarono i popoli Celti furono rispediti oltre i confini delle Alpi.
Sicuramente il periodo storico più importante per l’Emilia Romagna fu il Rinascimento, periodo d’oro per le città più importanti, da Parma a Piacenza da Modena a Reggio Emilia, le signorie più importanti furono i Farnese, i d’Este, gli Sforza e i Borbone. Nel XII Secolo, infatti, in tutta l’Emilia Romagna molti erano i feudi indipendenti, poi divenuti liberi comuni.
Un discorso a parte va fatto per Bologna, la città che già dal 1088 era una delle più importanti d’Europa, molto influenzata dalla presenza romana e sede della più antica Università Europea.
Le Contee più importanti nell’epoca dei Ducati furono la Contea di Guastalla, governato dai Gonzaga, il Ducato di Parma, governato dalla dinastia dei Farnese, il Ducato di Modena e di Reggio, con la famiglia d’Este che governò per un secolo anche su Ferrara. Dopo il passaggio delle truppe francesi, nel 1796 venne proclamata la repubblica Reggiana e poco dopo la Repubblica Bolognese.
La Romagna, da Imola a Ravenna, dopo un periodo di annessione al Regno di Sardegna insieme ai comuni della Provincia di Bologna, entrarono a far parte del nascente Regno d’Italia nel 1861 e nel 1947 furono annessi in un unica regione anche i territori dell’Emilia, formando la regione dell’Emilia-Romagna.