L’ordinanza regionale sulla riapertura delle attività è fissata per il 18 maggio.
Dal prossimo lunedì si dovrebbero aprire le porte di tutti i negozi che fino ad ora sono rimasti chiusi a causa dell’emergenza Covid-19.
La parte più restrittiva della Fase 2 finirà il 17 maggio, a partire dal 18 il Governo lascerà più spazio alle Regioni che dovranno operare sempre tenendo sotto stretto controllo la curva dei contagi.
Il 17 maggio scadrà anche il Dpcm in corso e il Governo dovrà dare delle linee guida e delle regole per permettere alle diverse attività di ripartire in sicurezza, in modo che le Regioni possano poi adattarle al proprio territorio.
L’intesa tra regioni è governo è stata raggiunta nel corso di una videoconferenza tra i presidenti delle Regioni con il premier Giuseppe Conte e i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Francesco Boccia.
Dall’incontro tra governo e regioni è stata concessa una maggiore libertà alle singole regioni che possono programmare una ripartenza e far partire tutte le attività, soprattutto quelle legate al turismo.
L’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) ha rilasciato un “Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 nel settore della ristorazione” visibile in questa pagina.
Accordo Governo e Regioni sulle riaperture.
Il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, sostiene la differenziazione territoriale e pare si vada proprio verso questa direzione. Alle regioni sarà concessa la possibilità di modulare le riaperture concedendo più o meno libertà in base alla curva dei contagi.
Le Regioni potranno quindi modificare le direttive nazionali date dal Governo, non solo per renderle più restrittive come è stato fino ad ora. Il Governo, se sarà necessario, potrà imporre ulteriori misure restrittive per contenere eventuali focolai di infezione.
A partire dal 18 maggio potranno riaprire:
- bar
- ristoranti,
- parrucchieri
- barbieri
- estetisti e centri estetici
Già adesso è possibile sistemare i negozi in vista della riapertura e adottare tutte le misure per lavorare in sicurezza , come le barriere in plexiglas, le mascherine, la sanificazione dei locali ecc.
Restano ancora chiusi invece cinema, teatri, concerti, palestre e piscine, attività in cui il rischio di assembramento è troppo alto e potenzialmente pericoloso.
L’emergenza Coronavirus non è finita, adesso spetta a tutti noi essere responsabili, fare tutto in sicurezza e mantenere il distanziamento sociale. La responsabilità e il senso civico riguarderanno tutti: dai singoli cittadini, ai sindaci ai presidenti delle regioni.